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Personaggi Biblici

 

I Profeti

I Profeti sono uomini a cui Dio si rivolge,nell'intimo del cuore,sconvolgendone l'esistenza e facendone persone nuove.

I Profeti sono uomini a cui Dio si rivolge,nell'intimo del cuore,sconvolgendone l'esistenza e facendone persone nuove.

Dio affida loro una missione:essere sua presenza viva e sua parola,in mezzo al popolo infedele.

Per questo i profeti sono spesso perseguitati, e passano la loro vita nelle tribolazioni.

 Esemplari le vicende di Samuele,Isaia,Geremia,Ezechiele,e quelle di Osea,Giole,Amos,Abdia,Giona,Michea,

Naum,Abacuc,Sofonia,Aggeo,

Zaccaria e Malachia.


Abramo Isacco

La storia delle sue origini del popolo di Israele è dominata dalla figura di Abramo, il primo dei  patriarchi, considerato come il padre del popolo eletto.

 Anche i cristiani lo considerano come il loro padre nella fede.

Inviato a lasciare il paese dei suoi padri, Abramo ricevette la promessa di una  discendenza, che si realizza nel figlio Isacco.

Chiamato da Dio in un mondo pagano, Abramo fu il  depositario debole e minacciato delle promesse divine.

E'quindi il modello dell'uomo che si fida di

 Dio.

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Melchisedek

Nella maniera in cui la Bibbia presenta il personaggio di melchisedek,

del suo incontro con Abramo e del suo offrire pane e vino al Dio Altissimo, senza menzionare la sua origine famigliare e senza accennare alla sua nascita nè alla sua morte,

è una prefigurazione implicita del sacerdozio del cristo ,

il quale non dipende da una genealogia sacerdotale umana e non ha limiti temporali,

poichè è il sacerdozio del figlio di Dio che ha vinto la morte e vive per sempre.

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Giuseppe

Giuseppe è uno dei figli della moglie di Giacobbe, Rachele. Venduto come schiavo dai suoi fratelli, Giuseppe portato in Egitto, ma qui impressionò il faraone grazie al suo dono di leggere i sogni, diviene visir del regno.

 La storia di Giuseppe ci fa capire come Dio non interviene con gesti potenti nella vita quotidiana degli uomini.

Solo per chi guarda gli avvenimenti con fede l'agire divino è visibile e

 decifrabile.

Dio risiede nel cuore dell'uomo.

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Ramesse Nefertari

Ramesse II, Re della XIX dinastia, era figlio di seti I.

Centro della sua politica estera furono i rapporti con gli ittiti : nel 1300 ca a.C. guidò l'esercito Egizio  contro quello ittita durante la battaglia di Qadesh sull' Oronte, e le sua gesta furono poi celebrate da un poema, riprodotto sulle pareti di numerosi templi.

Lo scontro di Qadesh non fu risolutivo, e intorno al 1284 a.c. Ramesse  stipulò con gli ittiti un trattato di pace che prevedeva le sue nozze con la figlia del Re ittita Hattusili III.

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Bithiah

Sorella del Faraone Sethi I^

Salvò Mosè dalle acque del Nilo.

Dopo averlo cresciuto

come vera madre,

lo seguì nel suo lungo viaggio verso la Terra Promessa

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Mosè

Figlio di schiavi ebrei in Egitto, Mosè scampa all' uccisione di tutti i figli maschi, e viene salvato da una figlia del faraone, che lo alleva come suo figlio.

Per salvare uno schiavo, Mosè uccide un egiziano, ed è costretto a fuggire nel paese di Median, dove sposa Zippora, la figlia di Jetro, sacerdote di Madian.

Sul monte Sinai, incontra il Signore nel roveto ardente. Questi gli affida la missione di liberare il popolo di Israele conducendolo nella Terra Promessa.

 Mosè è il legislatore, attraverso cuo Dio dona al popolo la legge.

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Saul

Saul è il primo re di Israele.

 Scelto dal profeta Samuele mentre è alla ricerca delle sue asine.

Si scopre però un uomo dalla follia lucida.

Il suo contrasto, non solo maniacale ma anche politico, con Davide, a cui pure è legato da vincolo di simpatia e di parentela, il suo tramonto desolato cercando conforto nella magia, la fine in un abbraccio suicida con la; propria spada piantata in terra, sono elementi che la Scrittura ci dà per illuminare la critica alla monarchia per aprire l'orizonte a Davide.

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Re Davide

Figlio di Jesse, della tribù di Giuda, Davide, fu il più grande dei re di Israele, e la sua dinastia regnò per quattro secoli a Gerusalemme.

 Alla sua persona è legata la promessa di un  regno messianico.

 Proprio per la sua abilità musicale era entrato nella corte del re Saul, diventando il suo scudiero.

Ma i suoi successi militari gli procurarono la gelosia del re.

Fu costretto quindi a diventare un fuorilegge.

Fu poi re dopo la morte di Saul; conquistò Gerusalemme e ne fece la sua capitale.

 Qui fece trasportare l Arca dell' alleanza, ponendola alla testa della colonna degli ebrei quando questi viaggiavano attraverso il deserto e quando combattevano nelle battaglie

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Salomone

Succeduto come re di Israele al padre Davide,Salomone riceve da Dio il dono di una grande saggezza.

Così si dedica alla riorganizzazione del regno, dividendolo in dodici tribù, e facendo costruire il primo splendido tempio di Gerusalemme,un monumento che doveva risplendere della gloria stessa di Dio.

Negli ultimi anni,il suo regno fu segnato però dalla debolezza verso le donne straniere e trascinato da queste verso i culti pagani.

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Giovanni Battista

Figlio di Zaccaria e di Elisabetta, parente di Maria , Giovanni Battista predica nel deserto adempiendo la missione affidatagli da Dio, preparando la strada all'imminente Messia.

Anche Gesù si farà battezzare da Giovanni sulle rive del Giordano, dando inizio alla sua vita pubblica.

Giovanni venne poi fatto arrestare da Erode Antipa, e rinchiuso nella fortezza di Macheronte.

Qui poi venne decapitato per volere di Erodiade, moglie di Erode Antipa la quale aveva spinto sua figlia Salomè a chiedere in cambio di una sua esecuzione di danza in suo onore, il giorno del compleanno del re patrigno, la testa.

E Salomè danzò per lui.

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Erode Erodiade

Dopo aver fatto giustiziare Giovanni Battista.

EErode Antipa era a Gerusalemme durante i giorni della passione di Cristo.

Pilato nel tentativo di liberarsi di quel caso "fastidioso", mando Gesù da Erode perchè lo giudicasse lui motivando che Gesù era residente in Galilea.

 Erode Antipa desiderava conoscere Gesù ed era quella una ottima occasione.

Ma il suo silenzio alle domande che gli rivolse lo irritò a tal punto che non potè fare ameno di dichiararlo pazzo; e lo inviò di nuovo davanti a Pilato. Questo fatto rinsaldò l' amicizia tra Erode e Pilato facendo cadere gli screzi che erano sorti tra di loro.

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La vedova di Naim

Entrando nel villaggio di Naim,Gesù e i suoi discepoli si imbatterono in un corteo funebre.

Una vedova aveva appena perso il suo figlioletto,l'unico che aveva,ed ora lo portava al sepolcro.

Gesù, vedendo quella scena si impietosì per quella madre di sperata,e avvicinandosi a lei dice:"Non piangere".

Quindi ferma il corteo.

tutti rimangono sbigottiti da quel gesto.

E Gesù disse:"Giovane,dico a te,alzati !".E il bambino che era morto si alzò,e cominciò a parlare.

Così Gesù lo restituì a quella madre incredula.

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Lazzaro

Era grande amico di Gesù:Lazzaro ora era morto a Betania.

Gesù fu avvertito e ,dopo qualche giorno,insieme a Marta e Maria,sorelle del morto,si recò al sepolcro.

Era commosso profondamente.

Così ordinò che fosse rimossa la pietra dal sepolcro che copriva il corpo di Lazzaro già da quattro giorni.

Poi disse al suo amico:Vieni fuori,Lazzaro!".

E Lazzaro uscì,ancora bendato,dal sepolcro:Gesù lo aveva riportato in vita.

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Pilato

Era il Procuratore romano della Palestina al tempo di Gesù.

Il sinedrio presentò Gesù a Pilato perchè lo condannasse a morte.

Ma questi interrogatolo, si convinse che Gesù era del tutto innocente

 Cosi' lo mandò da Erode, perchè lo giudicasse lui.

Erode si rifiutò di farlo, ed allora Pilato chiese agli accusatori di poter liberare Gesù, servendosi della facoltà di scarcerare un prigioniero nell'occasione della pasqua: ma i giudei non vollero liberare Gesù,Preferirono dare la libertà ad un certo Barabba, assassino e rivoluzionario.

Cosi di fronte alla folla che chiedeva la crocifissione di Gesù, se ne lavò le mani.

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Caifa

Sommo Sacerdote in carica,Caifa era il capo del Sinedrio, e proprio davanti ad  esso, riunito in forma straordinaria e nel cuore della notte, venne portato Gesù appena arrestato nell'orto degli ulivi.

Vennero ascoltati dei testimoni che accusavano Gesù di aver affermato di essere il "Figlio di Dio"

Davanti alla risposta affermativa di Gesù, Caifa per rendere più visivo e più impressionante il suo dissenso si strappò le vesti, riconoscendo Gesù colpevole del più grande dei delitti: la bestemmia.

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Barabba

Barabba era un ben noto assassino e rivoluzionario: stava in prigione attendendo la sentenza del procuratore romano.

Pilato cercando di salvare Gesù, aveva proposto agli accusatori di Gesù di liberare un uomo per la pasqua,convinto che il popolo avrebbe liberato Gesù.

Ma gli accusatori di Gesù, sobillarono la folla, e fecero acclamare la liberazione di Barabba.

 Così un innocente venne condannato a morte, al posto di un colpevole.

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Giuda

Giuda Iscariota è il traditore, l' apostolo che vendette il suo maestro.

IInfatti Giuda, forse più di tutti gli apostoli, capi' che " il regno " di Gesù non sarebbe stato di questo mondo, un regno senza gloria, senza potenza.

Si penti' però del suo gesto  e cerco di salvarlo in extremis riconsegnando il denaro al Sinedrio, ma ormai era troppo tardi: preso dalla disperazione, non vide altra soluzione: si uccise, impiccandosi.

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Gioco dei dadi

CCome ogni condannato a morte per crocifissione,anche Gesù,giunto sul golgotha,luogo del supplizio,vicino al palo già piantato in terra,venne spogliato delle sue vesti.

La nudità totale del crocifisso era d'uso comune presso i Romani.

Le vesti dei crocifissi era un provento dei soldati di guardia,che se le spartivano fra loro.

Così fecero anche quella volta con Gesù.

Si divisero il mantello, ma non vollero strappare la tunica,che non aveva cuciture:decisero allora di giocarsela ai dadi.

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I due ladroni

Quando il corteo giunse in un luogo detto del Cranio si procedette alla crocifissione di Gesù, insieme a due ladroni.

 Uno di loro ingiuriava Gesù, forse per ottenere una qualsiasi rivincita in quello sfacelo della propria esistenza, forse per vendicarsi di una vaga speranza svanita.

 Vicino alla morte il Buon ladrone si aggrappò all'unica speranza che gli restava.

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Gesù

Gesù, caricato della croce, camminava a  stento.

EEra verso mezzogiorno e da prima della mezzanotte egli era passato attraverso un'incessante serie di prove fisiche e morali d'incomparabile violenza:prima l'amoroso e doloroso congedo dagli apostoli nel cenacolo, poi il Gethsemani, quindi l'arresto, il processo davanti a Pilato, infine la spaventosa flagellazione.

Sotto il peso della croce egli vacillava,incespicando ad ogni passo.

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La Veronica

Veronica (significa vera immagine),una donna ebrea,una donna senza nome.

Ella vide Gesù cadere sotto il peso della croce,messa a compassione,volle aiutarlo.

Così gli si avvicinò ed asciugò il sangue che colava sul suo volto.

 Guardando poi quel lino, si accorse che il volto di Gesù aveva lasciato un'immagine,un'impronta indelebile.

 Ma quel volto di Gesù rimase nel cuore della donna.

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Maria madre di Gesù

La madre di Gesù era stata vicina al suo figlio per tutto il suo doloroso percorso,assieme al discepolo prediletto, Giovanni.

A lei era impedito dai soldati di avvicinarsi a Gesù.

Lei lo seguiva.

Potevano comunicare fra loro solo con lo sguardo: a Maria la voce impedita dal pianto,a Gesù dall'estrema stanchezza.

Il figlio guardava la madre, e forse pensava che quella donna era stata proclamata"Benedetta Fra Le Donne",mentre ora era oggetto di somma pietà.

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San Pietro

Pietro seguiva da lontano, come gli altri apostoli ,la passione e morte del suo Maestro. lo aveva tradito, lo aveva rinnegato.

Aveva giurato persino di non conoscerlo. Il maestro glielo aveva predetto: in quella stessa notte prima che il gallo cantasse due volte lo avrebbe rinnegato per ben tre volte.

A lui Gesù rivolse un velato rimprovero quando i discepoli si addormentarono nell'orto di Gethsemani.

E che si ribellò quando Gesù voleva lavargli i piedi.

Ma al momento dell'arresto del Maestro, aggredì Malco, il capo dei soldati,con una spada.

Poi pianse amaramente.

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